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domenica 29 aprile 2012

STORIA: Napoleone Bonaparte - Risorgimento-Le guerre d’indipendenza:verso l’Unità d’Italia-Guerra di secessione americana(1861-1865)


Napoleone Bonaparte 1796-1821
Napoleone Bonaparte


Fu imperatore di Francia dal 1814 al 1821. 
Per incarico del Direttorio (l’organo che guidava la Francia negli 
ultimi anni della rivoluzione francese), condusse una strepitosa 
campagna militare in Italia nel 1796, che passo in gran parte 
sotto il dominio francese. Pur con un esercito mal equipaggiato, 
Napoleone portò a effetto un’azione fulminea contro gli austropiemontesi, sconfiggendoli in varie battaglie e diffuse in Italia la libertà e uguaglianza della Rivoluzione francese.Conquistate Modena, Reggio, Bologna e Ferrara, le riunì nella Repubblica Cispadana (27 dicembre 1796). Fondò anche la Repubblica Cisalpina e la Repubblica Ligure. Costrinse gli austriaci al Trattato di Campoformio (17ottobre 1797) con l’Austria. L’accordo prevedeva che l’Austria entrasse in possesso dei territori della Repubblica di Venezia. Piemonte e Toscana furono annessi alla Francia. In seguito le truppe francesi invasero il Lazio e occuparono Roma, fondando la Repubblica Romana (15 febbraio 1798).
 Campagna d’Egitto 1798. Napoleone fu inviato in Egitto, allora sotto il dominio ottomano, ma con l’intenzione di danneggiare l’Inghilterra che aveva con quel paese importanti scambi commerciali.. Napoleone si fece nominare console a vita (8 maggio 1802), carica 
legittimata il 2 agosto dello stesso anno attraverso il voto popolare. Il 18 maggio 1804 venne dal Senato proclamato imperatore ereditario con il nome di Napoleone I: l’atto fu sancito da un plebiscito popolare e seguito dall’incoronazione a Parigi, nella cattedrale di Notre-Dame, da parte del papa Pio VII (2 dicembre 1804).
Campagna di Russia 1812. L'invasione della Russia, considerata come l'ultima possibilità per piegare definitivamente la Gran Bretagna, fu il primo passo verso la sconfitta che arrivò a Lipsia nel 1813 e a Waterloo nel 1815. A capo di un esercito decimato dalle battaglie, dalle epidemie e dal gelido inverno russo, Napoleone dovette ordinare la ritirata.








Il 4 marzo 1814  Parigi venne occupata dalle truppe nemiche, il  6 aprile Napoleone è costretto ad abdicare  in favore di suo figlio  e poi a rinunciare alla totalità dei suoi poteri andando in esilio all'isola d'Elba il 7 luglio dello stesso anno.
Dall'isola d'Elba riuscì tuttavia a fuggire e a riconquistare il potere per  100 giorni. Il suo esercito fu
sconfitto definitivamente  nella battaglia di Waterloo (18 giugno 1815) e Napoleone, dopo aver abdicato, venne confinato nell'isola di Sant'Elena.
Napoleone Bonaparte morì (cancro allo stomaco) a Longwood (Sant’Elena) il 5 Maggio 1821.




 Risorgimento

E’ il processo che portò alla formazione dello Stato italiano unitario nell'Ottocento. Il Risorgimento cominciò dopo il Congresso di Vienna.In Italia i patrioti del Risorgimento lottarono soprattutto
Giuseppe Mazzini
contro il dominio dell'Austria nel Nord Italia e contro quello dei Borboni nel Regno delle Due Sicilie. I primi moti risorgimentali, organizzati da società segrete come la carboneria, scoppiarono in Italia 
fra il 1820 e il 1821 .La liberazione dell'Italia meridionale avvenne grazie alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi e Mazzini rappresentò l'anima repubblicana del Risorgimento, Cavour, monarchico e liberale, ne fu la guida e il maggiore artefice su piano politico e internazionale.

Le guerre d’indipendenza:  verso l’Unità d’Italia
Le guerre d’indipendenza furono combattute dal regno di 
Sardegna, e poi dal regno d’Italia, contro l’Austria per portare a compimento l’indipendenza e l’Unità d’Italia.La prima guerra d’indipendenza fu dichiarata all’Austria, il 23 marzo 1948, dal re di Sardegna  Carlo Alberto.L’esercito piemontese, che ebbe l’appoggio di numerosi volontari ottenne alcune vittorie iniziali (Pastrengo) ma fu sconfitto da  Radetzsky a  Curtatone e  Montanara, prima e a 
Custoza poi. Dopo l’armistizio nel 1949 Carlo Alberto riprese le ostilità ma fu sconfitto a Novara e abdicò (lasciò il trono) in favore di Vittorio Emanuele II che firmò a Milano, la pace con l’Austria. 
Cavour dopo aver stipulato a Plombieres un’alleanza con la Francia di Napoleone III, nel 1959 
provocò l’Austria che dichiarò guerra al Regno di Sardegna.Scoppiò così la  seconda guerra 
d’indipendenza. Piemontesi e francesi sconfissero gli austriaci a Magenta e occuparono tutta la 
Lombardia.  Napoleone III però firmò con l’imperatore austriaco  Francesco Giuseppe l’armistizio di Villafranca (11 luglio 1859).Dopo l’armistizio  Toscana, Parma e Modena, attraverso plebisciti popolari, decretarono la propria annessione al Piemonte iniziando il processo che porterà all’Unità d’Italia. Il regno d’Italia, proclamato nel 1861, si inserì nel conflitto austroprussiano del 1866 e si alleò con la  Prussia con la speranza di ottenere, in caso di vittoria, come compenso il Veneto. Anche se fu 
sconfitta militarmente sia per terra (Custoza) che per mare (a Lissa), l’Italia grazie alle vittorie prussiane, ricevette ugualmente il Veneto con la pace di  Vienna del 3 ottobre 1966, che chiuse la 
terza guerra d’indipendenza.. Restava irrisolta la questione di 
Roma, in mano al pontefice, che verrà occupata nel 1870 e annessa al regno d’Italia.

Guerra di secessione americana(1861-1865)

Guerra civile combattuta negli Stati Uniti che oppose tra il 1861 e il 1865 gli Stati Uniti d’America (l’Unione) a undici stati secessionisti del Sud, organizzati nella Confederazione degli Stati 
Uniti d’America. Nella seconda metà del XIX secolo, gli Stati del Nord avevano sviluppato un’economia industriale, mentre nel sud l’economia era agricola e di basava sullo sfruttamento degli 
schiavi (oltre quattro milioni di schiavi neri impiegati nelle piantagioni di cotone, tabacco e canna da zucchero).

Abramo Lincoln
La principale causa di contrasto tra le regioni agricole meridionali e quelle industriali del Nord era proprio la  schiavitù. Nel 1860 divenne presidente Abramo Lincoln, che era contrario alla schiavitù.Nel marzo del 1861 sette stati (South Carolina,
Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana,  Texas) adottarono
ordinanze di secessione (atto di separazione di un territorio e della sua
popolazione da uno stato al quale politicamente appartiene, al fine di
costituirsi in entità statale autonoma) dando vita  agli Stati Confederati
d’America ed eleggendo Jefferson Davis quale presidente. Ebbe inizio così la guerra che si concluse con la sconfitta del Sud  nel  1865  e con l’abolizione della
schiavitù su tutto il territorio americano.


Carlo Alberto
Lo statuto Albertino e la costituzione italiana
Lo Statuto Albertino fu molto importane per la storia d’Italia. Concesso da Carlo Alberto nel 1848, fu esteso al Regno d’Italia nel 1861 e rimase in vigore fino all’avvento del fascismo.

Statuto Albertino 1848 Costituzione Italiana 1948 .


I primi decenni dell’Italia unita (1861-1896)

L’Italia nell’età della Destra storica 1861-1876. Il raggruppamento politico che governò l’Italia dal 1861 al 1876 fu la cosiddetta Destra storica, che raccoglieva gli eredi della politica liberale di Cavour. Dopo l’Unità furono molti i problemi che essa dovette affrontare:
• Pochi italiani erano in grado di parlare la lingua italiana;
• Bisognava creare un mercato unico (stessa moneta, stesse unità di misura);
• Bisognava costruire vie di comunicazione;
• Si doveva costruire un esercito nazionale.
La Destra adottò una politica molto severa: la tassa più odiata fu quella sul macinato (introdotta da Quintino Sella) perché colpiva i più poveri. 
• Nel mezzogiorno (il Sud) divampo il  brigantaggio, alimentato da motivazioni 
politiche e sociali. 
Il governo reagì con estrema durezza e lo stroncò facendo intervenire l’esercito. 
• Un altro grave problema fu l’ostilità della Chiesa, (infatti dopo il crollo di 
Napoleone III, l’Italia poté annettere il Lazio e Roma), ma  la Chiesa non riconobbe il nuovo Stato Italiano.  Malgrado l’emanazione “della legge delle guarentigie”, Pio IX si dichiarò prigioniero in 
Vaticano e con la bolla chiamata “non expedit” chiese ai cattolici di non prendere parte alla vita politica del regno. La Destra raggiunse il pareggio di bilancio.
L’Italia nell’età della Sinistra storica 1876- 1896. Nel 1876 il governo passò nelle mani 
della Sinistra che comprendeva uomini politici liberali aperti alle idee democratiche. 
Le principali riforme furono: 
• La legge Coppino del 1877: scuola elementare obbligatoria e gratuita con l’obiettivo di eliminare 
l’analfabetismo. 
• L’abolizione della legge sul macinato 
• La legge elettorale 1882 per allargare il suffragio universale
Nel 1882 Italia, Austria e Germania firmarono la Triplice Alleanza . Di carattere puramente difensivo, 
De Pretis
tale accordo prevedeva il reciproco aiuto in caso di invasione esterna, con particolare riferimento alla Francia, di uno qualsiasi dei tre firmatari. Dopo De Pretis, salì al governo  Crispi, che attuò una politica autoritaria, infatti nel 1894 represse duramente la rivolta dei fasci siciliani. In politica 
estera rafforzò il legame con la  Triplice Alleanza e cercò di ampliare l’espansione coloniale sulla costa orientale dell’Africa. Dopo la sconfitta ad Adua, in Etiopia contro gli abissini, fu costretto a dimettersi.


La seconda rivoluzione industriale 1850-1870 
La rivoluzione industriale è un processo di trasformazione economica che da un sistema agricoloartigianale-commerciale porta ad un sistema industriale moderno caratterizzato dall'uso generalizzato  di macchine azionate da energia meccanica, dall'utilizzo di nuove fonti energetiche.




Va fatta una distinzione fra prima e seconda rivoluzione
industriale. La prima, iniziata alla fine del settecento,
riguarda prevalentemente il settore tessile-metallurgico
e comporta l'introduzione della macchina a vapore,
mentre la seconda rivoluzione industriale, che prende
avvio a metà ottocento circa, si sviluppa con
l'introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del
petrolio. Nella seconda metà del XX secolo, infine,l'introduzione e l'ampia diffusione dell'elettronica e
dell'informatica
dà avvio alla terza rivoluzione industriale.
Lo sviluppo dell'apparato elettrico ebbe un deciso 
incremento solo dopo il 1870,quando si produssero i primi generatori .
I trasporti nella seconda metà dell'Ottocento divennero assai  più 
sviluppati e complessi.Inoltre in alcune delle più importanti città Europee ed Americane, si ebbe la costruzione delle prime metropolitane, fra le quali quelle di Londra e Parigi. Per quanto riguarda il  sistema navale, grazie allo sviluppo della metallurgia e all'introduzione dell'elica, si poterono costruire i primi scafi in ferro e successivamente in acciaio.L'invenzione della automobile, negli ultimi decenni del XIX secolo, si rivelerà di straordinaria importanza; tali conseguenze, tuttavia, si avvertiranno in modo significativo solo a partire dalla diffusione di massa dell'automobile.Parallelamente ai trasporti, anche le comunicazioni si fecero più veloci e intense. L'invenzione del telegrafo permise le prime comunicazioni intercontinentali. Sarà soprattutto la successiva invenzione del telefono.Nei primi anni del novecento, quindi, l'avvento della radio, avvierà una nuova era nel campo della informazione. Fu soprattutto nel periodo della seconda rivoluzione industriale, più che nella prima, che vennero fatte numerose e importantissime scoperte in campo medico e scientifico.Questo complesso di scoperte e invenzioni permise nel giro di pochi decenni di migliorare le condizioni igienico-sanitarie .


Colonialismo e imperialismo
 Il colonialismo è la politica di conquista di territori stranieri attivata dalle potenze europee a partire dal XV secolo.Lo scopo principale della politica colonialista era trovare nuovi fonti di ricchezza (oro, argento, spezie). I primi imperi coloniali furono quelli del Portogalloe della  Spagna: il Portogallo sviluppò soprattutto una rete commerciale in Africa e Asia, mentre la Spagna diede vita ad un impero in America Centrale e Meridionale. Dal XVI secolo al XIX, anche altre potenze europee seguirono una politica di colonialismo soprattutto nell’America Settentrionale;  l’Inghilterra ebbe possedimenti sparsi in tutto il mondo, dall’America all’India all’Oceania; i  Paesi Bassi fondarono colonie commerciali in Indonesia, nella penisola indiana, nella Nuova Guinea, in Africa e in America Centrale.

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